
Spirito creativo autodidatta, la cui produzione si colloca in un territorio intermedio all’espressione pittorica e alla pratica della scultura, Boccò realizza tramite manipolazione plastica su medium lignei e canvas, opere polimateriche dal design minimalista.

Una pittura emotiva il cui slancio è reso attraverso il movimento poetico delle mani che ne plasmano le forme verso un’estetica semplice, quasi essenziale, non priva di elementi di pregio.

All’utilizzo di gessi ed argille, si affiancano elementi naturali la cui scala cromatica spazia dalla graduazione di toni del bianco verso cromie più sabbiose e di terra. Tali preferenze derivano dai territori che quotidianamente “pratica” e da cui trae ispirazione: la costa dove spende ore in silenzio, all’ascolto delle onde che si riversano impetuose e sulle rocce o sulla battigia; l’habitat marino che non cessa di concederle stimoli e che nel tempo ha visto cambiare e ridisegnare il paesaggio.

“Di stagione in stagione assistiamo ad un modificarsi dei nostri territori. Dico “nostri” in termini affettivi, mai di possesso. Sono la casa dei miei ricordi più cari e al trascorrere di ogni anno non solo variano nell’assetto geografico per il lavoro incessante delle onde, ma a tratti scompaiono, rischiando di venire cancellati per sempre. Quello che non cambia però sono le sensazioni che questi territori trasmettono. Sento una certa urgenza nel rappresentarli, una creatività incessante e una volontà di rendergli omaggio, prima che nessuno se ne ricordi, per non dimenticare dove siamo stati felici”.

Anche la scelta di certi materiali esprime la volontà di rimanere legata al contesto naturale e devota all’elemento acqua, forza vitale che, sia in qualità di pensiero che mezzo di realizzazione, si conferma primaria nella genesi delle sue opere.

Sperimentando nel tempo con tecniche, colori e materiali diversi, muovendo dalla pittura “a fresco” o su parete nuda a supporti mobili, approda ad un’estetica minimalista, lasciandosi andare ad una sintesi e una raffinatezza maturata nel corso del tempo. La riduzione agli elementi essenziali ed un’attenzione particolare all’armonia visiva, spinge l’osservatore ad immergersi nell’essenza stessa dell’opera. Alla semplicità e pulizia delle trame, combina l’utilizzo di sabbie, frammenti di roccia e cristallo, vetri e sali, conseguendo texture e profondità interessanti. Tale impiego aggiunge alle opere una dimensione tattile e spaziale, contribuendo a creare un’esperienza artistica unica del proprio repertorio. Inoltre esse reagiscono in modo unico alle variazioni luminose, beneficiando in particolare della luce naturale, che conferisce loro profondità e intensità, creando una connessione più intima con chi le osserva e ribadendo il legame delle opere con il mondo naturale.

Trasmettere emozioni attraverso l’arte è il fine ultimo a cui è devota la sensibilità dell’artista. Un leitmotiv che porta alla realizzazione di opere diverse e gemelle, dall’animo impetuoso ma gentile che catturano l’essenza mutevole e allo stesso tempo eterna della natura. Ecco perché per le sue opere ricerca non solo collezionisti ma custodi che se ne prendano cura, per tessere insieme un sentire comune. A volte l’ambiente più pertinente dove osservarle è lo spazio ampio di una galleria, dalle superfici bianche e luminose, concedendosi del tempo per un esercizio dello sguardo; altre volte, l’intima parete di casa, per ricordare di fermarsi, a tratti, ed esistere nel momento presente.
Un inno alla celebrazione dell’attimo di massimo splendore che, fugace ed effimero, è già trascorso ma non per questo ha perso il suo valore; un monito a riappropriarsi del tempo presente e dichiarare:
“Io sono qui, io sono stata qui – e ho visto questo tempo, questo territorio, cambiare e rimanere se stesso, come d’altronde è successo a me – e così lo celebro, fino a quando ne avrò la possibilità”.
